Gli Insegnanti

Tratto da "Riflessioni per l'anima" di Bert Hellinger

Gli insegnanti sono intermediari. Trasmettono ad altri, soprattutto ai più giovani, ciò che hanno appreso e sviluppato grazie ad altri insegnanti fino a diventare parte di loro.
Fra gli insegnanti e coloro che imparano da loro esiste uno disparità, intatti l’insegnante dà e coloro che imparano prendono. Se tale disparità viene riconosciuta e coloro che imparano mostrano rispetto per l'insegnante, possono trarre il massino vantaggio dai suoi insegnamenti e l'insegnante può dare il massimo. Chi impara sa di occupare una posizione inferiore in quanto ha bisogno e spera di ricevere gli insegnamenti dall’insegnante. Se il rapporto fra insegnante e colui che impara ha come obiettivo la conoscenza, l'esperienza e la crescita, ha bisogno di questa disparità e del comportamento che ne deriva.
L’insegnante non deve mettersi al livello del proprio allievo, finché quest'ultimo continua ad avere bisogno di qualcosa e colui che impara non deve avvicinarsi troppo all'insegnante e misurarsi con lui. Se dovesse accadere, l'insegnante si ritrarrebbe e non gli trasmetterebbe più le cose importanti, soprattutto ciò che può essere confidato agli altri solo se regna una perfetta armonia.

Forse l'insegnante lo congederà per poter mantenere la propria indipendenza e non dover dimostrare la propria superiorità o quanto meno la propria parità. Questa è una sfida che fa crescere, ma che può determinare anche il fallimento. Fallimento soprattutto quando coloro che desiderano imparare conoscono e rispettano l'insegnante.
Finché c'è ancora da imparare è opportuno accettare la dipendenza. Ciò significa che finché impara deve restare in qualche modo piccolo. Non appena ha imparato abbastanza, è giunto il momento di separarsi dall'insegnante per fare nuove esperienze e magari diventare a sua volta insegnante per trasmettere agli altri ciò che ha imparato. Allo stesso tempo ciò che abbiamo imparato deve trasformarsi in un'azione concreta, perché possiamo prenderne possesso realmente solo attraverso l'azione e il successo personali. Ciò è più facile se esiste un forte legame interiore con l’insegnante. Quest'ultimo si trasforma in sostegno e forza anche se colui che ha imparato agisce in modo diverso, proprio come, dietro un padre o una madre che insegnano ai propri figli, sono presenti con benevolenza i loro genitori. Ciò consente ai bambini di prendere volentieri e a piene mani ciò che i loro genitori offrono e trasmettono.
Proprio come i bambini possono prendere poco dia propri genitori se si ergono sopra di loro, lo stesso accade a chi impara se il suo insegnante si sente superiore ai suoi insegnanti e nega loro il rispetto.
Ci capita anche di incontrare insegnanti completamente diversi, che ci insegnano comportandosi diversamente rispetto a noi o addirittura combattendoci. Attraverso di essi ci rendiamo conto dove dobbiamo ancora crescere. Se li accettiamo in questo modo, impariamo l'essenziale.
Anche Dio o il divino o il mondo così com'è ci insegnano in modo diverso, a condizione che ci esponiamo a essi: completamente nudi, senza resistenze, totalmente esposti e allo stesso tempo in raccoglimento. Essi c'insegnano semplicemente esistendo, ci privano del nostro sapere superbo, della nostra curiosità, dei nostri sogni, ci conducono in una notte buia in cui il vecchio sapere non ha alcun valore e proprio per questo ci affascinano e ci prendono al loro servizio.

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