Godimento

Tratto da "Riflessioni per l'anima" di Bert Hellinger

Possiamo godere solo se ci fermiamo, se ci concentriamo su qualcosa di bello e prezioso, vi dedichiamo la nostra completa attenzione, lo rispettiamo e lo accettiamo completamente. Ad esempio una vista panoramica, una musica trascinante, il profumo di una rosa, un pranzo preparato con amore, ritrovare una persona amata, la salute recuperata, anche il successo e un'opera portata a termine.

Il godimento è legato alla gioia e alla sensualità. Esso passa, infatti, prima di tutto attraverso i sensi e attraverso di essi raggiunge l'anima e lo spirito. Vi sono tuttavia delle eccezioni. Spesso godere pienamente richiede una buona compagnia. Abbiamo bisogno degli altri con cui godere qualcosa, ad esempio durante una festa.

Il godimento ci permette di entrare in armonia con i lati più preziosi della vita. Essi ci rendono più belli e ampi e ci permettono di entrare in contatto con i lati più intimi e luminosi della vita. Talvolta il godimento ci fa tornare bambini, che scoprono con curiosità il mondo che li circonda, si lasciano stupire e grazie a esso diventano più ricchi e pieni. Per questo il godimento ci fa tornare alla mente molti ricordi felici dell'infanzia, quando non eravamo pressati dal tempo e dal lavoro ed eravamo liberi di godere pienamente qui e adesso. Il godimento ci permette di salvare molto del bello dell'infanzia nel presente e nel futuro.

In alcuni ambienti il godimento è proibito. Si dice ad esempio che ci allontani da Dio, che ostacoli la completezza e l'ispirazione, che ci leghi alle cose terrene, che ci induca al peccato e che ci renda deboli. Viene annunciata l'ascesi, l'abbandono delle tentazioni dei sensi e della carne, l'annientamento - che parola terribile - per essere pronti ad accogliere ciò che c'è di più grande e Dio, per diventare simili o addirittura uguali a lui e agli angeli.

Vi sono due tipi di godimento. Da un lato quello dei sensi, completamente in balia dei sensi, dimentichi di noi stessi, che ci fa muovere al ritmo della vita pulsante. Questo godimento ci conduce in uno spazio più ampio e lontano, ci induce al raccoglimento e al rispetto e in esso iniziamo a pregare. Grazie a questo godimento siamo già qui come in paradiso che, come tutti gli uomini immaginano, è un sacro godimento. Tutto d'un tratto il godimento non è più solo sensuale, ma anche religioso.

Vi è anche il godimento dello Spirito, ad esempio quello che deriva dal riconoscimento e dalle azioni creatrici, quando riusciamo a fare qualcosa di cui gli altri gioiscono e di cui possono godere, sia sensualmente che spiritualmente.
Anche il godimento dello spirito ci fa dimenticare di noi stessi, quando s'impossessa di noi completamente, ci conduce in uno spazio aperto e ci rende felici e pieni nonostante la disciplina che richiede.

Queste due forme di godimento sono forse opposte? No.

Fanno parte l'una dell'altra come il corpo e l'anima, i sensi e lo spirito. Solo quando siamo aperti a entrambi, possiamo godere veramente e pienamente.

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